AZIENDA AGRICOLA MICHELETTI Polline
APICOLTURA-CASTANICOLTURA
Granaglione (BO)
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POLLINE
ORIGINI, COMPOSIZIONE, PROPRIETA'
1.ORIGINI.
Tutte le piante provviste di fiori si riproducono attraverso il polline, una finissima polvere costituita da microscopici granuli che rappresentano il materiale genetico maschile. il polline può giungere all'organo femminile dello stesso fiore o di un fiore della stessa specie, e il percorso può essere compiuto in vari modi (impollinazione). Ogni granulo è un'entità biologica che racchiude tutto quanto è necessario alla vita: protidi, glucidi,lipidi, sali minerali, oligoelementi, vitamine, ormoni, enzimi. Svariatissime sono le forme, i colori, le quantità e le dimensioni dei granuli emessi da ogni singola pianta e in particolare quest'ultimo elemento, la grandezza, è in relazione al mezzo di dispersione. Si distinguono cosi due gruppi di pollini: anemofili ovvero amici del vento, ed entomofili, ovvero amici degli insetti. Il polline anemofilo è di solito più piccolo e leggero e il suo vettore principale è il vento ( in primavera, infatti l'atmosfera è satura di polline in sospensione, ne siamo letteralmente avvolti, anche se, per fortuna, quasi sempre la cosa non ci da fastidio). Appartengono a questo gruppo tutte le piante che emettono una grande quantità di polline, non molto ricco di principi vitali, che solo il vento può disperdere e trasportare un pò dappertutto. Il polline entemofilo è invece trasportato dagli insetti. Le api in particolare, sono responsabili della fecondazione delle piante entomofile nella misura del 75-80%. Le api raccolgono il polline perché impastato con il nettare dei fiori, viene utilizzato come nutrimento delle larve di ape operaia e di fuco dopo il terzo giorno di vita. E' l'unica fonte proteica a loro disposizione ed è importante quindi per la loro crescita. Uno sciame medio ne consuma circa una cinquantina di chili durante un anno.
2.COMPOSIZIONE
Esistono differenze notevoli fra la composizione quantitativa dei vari pollini .Una composizione qualitativa e quantitativa media, indicata in uno studio del dottor E. Lenormand, è la seguente:
20-35% Proteine costituite da aminoacidi indispensabili alla vita e non sintetizzabili dall'organismo. Si tratta degli stessi aminoacidi che si trovano nella gelatina reale e, in misura infinitamente minore nel miele. Qui di seguito ne esponiamo il dettaglio:
4,4-5,7% Arginina. Indinspensabile per la crescita. Una eventuale carenza è causa di frigidità, sterilità, impotenza.
2-3,5% Istidina.E' un ematogeno, favorisce cioè la formazione di emoglobina nel sangue necessaria alla fissazione dell'ossigeno inalato mediante la respirazione.
4,5-5,8% Isoleucina.Interviene nell'assimilazione delle proteine.
6,7-7,5% Leucina. Necessaria al buon funzionamento del pancreas e della milza.
5,9-7% Lisina. Favorisce il rinnovo dei globuli rossi (o ematie) e la fissazione del calcio.
1,8-2,4% Metionina. Indispensabile per la crescita e l'itegrità dell'organismo, epatoprotettore. Contiene zolfo. La carenza provoca anemie, disfunzioni epatiche, anoressia..
3,7-4,4% Fenilalanina. Condiziona il metabolismo della vitamina C e associata con tale vitamina rende l'organismo più resistente alla fatica e alle aggressioni patogene.
2,3-4% Treonina.
1,2-1,6 Triptofano. Questi due aminoacidi sembrano avere una funzione analoga a quella dell'isoleucina .
5,5-6% Valina. Fortifica le cellule nervose dei visceri, dei muscoli.
Altri autori menzionano la tirosina che protegge la pelle dall'irradiazione solare e la cistina che migliora l'elasticità della pelle.
35-40% Glucidi. Sono costituiti da glucosio, levulosio e in particolare da amidi e lattosio. Per il lattosio (o zucchero del latte) sembra che si tratti dell'unico caso di presenza di tale zucchero nel regno vegetale.
5% Lipidi. Costituiti da grassi non saturi (oleico, linoleico, linolenico) e steroli. All'interno della frazione lipidica sono stati isolati: 5% di acidi grassi, 2,6% di grassi insaponificabili.
4,5% Acqua. In questo caso si tratta naturalmente di polline sottoposto a essicamento. Il contenuto d'acqua del polline appena raccolto è dell'ordine del 15-20%..
15% Sostanze diverse, in parte non ancora identificate, comprendenti vitamine del gruppo B (incluse le vitamine PP e H), vitamine C, D, E, provitamina A.
3% Sali minerali e oligoelementi. Il dottor E. Lenormand indica le seguenti percentuali ricavate dall'analisi delle ceneri: potassio 20-45%, magnesio 1-12%, calcio 1-15%, rame 0,05-0,08%, ferro 0,01-0,03%, silicio 2-10%, fosforo 1-20%, zolfo 1%, cloro 0,8%, manganese 1,4%. Ma si tratta di un elenco incompleto. In realtà il polline contiene la maggior parte di sali minerali e di oligoelementi esistenti in natura.
3.PROPRIETA'.
Il polline è, anzitutto, un alimento naturale complementare, con proprietà ricostituenti, che agisce migliorando lo stato generale dell'organismo. Permette ai soggetti affetti da anoressia, astenia, esaurimento, sovraffaticamento di ritrovare appetito, vigore, ottimismo, memoria. E' un ottimo regolatore intestinale; combatte costipazioni, diarree, coliti e fermentazioni intestinali. Infine il polline agisce efficacemente contro l'ipertrofia della prostata. Secondo alcuni ricercatori in caso di insufficienza renale il consumo di polline dovrebbe essere ridotto o addirittura eliminato, in quanto sembrerebbe che certe resine presenti nella menbrana protettiva della sostanza impongano ai reni per la loro eliminazione uno sforzo supplementare.
Si cosiglia di intraprendere la cura a base di polline preferibilmente in primavera o ai cambi di stagione, iniziando con l'assumere 1 cucchiaino da caffè a colazione, a digiuno, prima del pasto, masticando accuratamente per favorire l'insalivazione. Si tratta poi di abituare l'organismo per una settimana e quindi aumentare la dose a 15 g. che equivalgono a una cucchiaiata da minestra colma. Dopo 2 settimane, si puo passare a due dosi giornaliere di 15 g. l'una, una alla mattina e una a mezzogiorno prima del pasto, continuando sino a ottenere i benefici ricercati, comunque, almeno per un mese.
1.ORIGINI.
Tutte le piante provviste di fiori si riproducono attraverso il polline, una finissima polvere costituita da microscopici granuli che rappresentano il materiale genetico maschile. il polline può giungere all'organo femminile dello stesso fiore o di un fiore della stessa specie, e il percorso può essere compiuto in vari modi (impollinazione). Ogni granulo è un'entità biologica che racchiude tutto quanto è necessario alla vita: protidi, glucidi,lipidi, sali minerali, oligoelementi, vitamine, ormoni, enzimi. Svariatissime sono le forme, i colori, le quantità e le dimensioni dei granuli emessi da ogni singola pianta e in particolare quest'ultimo elemento, la grandezza, è in relazione al mezzo di dispersione. Si distinguono cosi due gruppi di pollini: anemofili ovvero amici del vento, ed entomofili, ovvero amici degli insetti. Il polline anemofilo è di solito più piccolo e leggero e il suo vettore principale è il vento ( in primavera, infatti l'atmosfera è satura di polline in sospensione, ne siamo letteralmente avvolti, anche se, per fortuna, quasi sempre la cosa non ci da fastidio). Appartengono a questo gruppo tutte le piante che emettono una grande quantità di polline, non molto ricco di principi vitali, che solo il vento può disperdere e trasportare un pò dappertutto. Il polline entemofilo è invece trasportato dagli insetti. Le api in particolare, sono responsabili della fecondazione delle piante entomofile nella misura del 75-80%. Le api raccolgono il polline perché impastato con il nettare dei fiori, viene utilizzato come nutrimento delle larve di ape operaia e di fuco dopo il terzo giorno di vita. E' l'unica fonte proteica a loro disposizione ed è importante quindi per la loro crescita. Uno sciame medio ne consuma circa una cinquantina di chili durante un anno.
2.COMPOSIZIONE
Esistono differenze notevoli fra la composizione quantitativa dei vari pollini .Una composizione qualitativa e quantitativa media, indicata in uno studio del dottor E. Lenormand, è la seguente:
20-35% Proteine costituite da aminoacidi indispensabili alla vita e non sintetizzabili dall'organismo. Si tratta degli stessi aminoacidi che si trovano nella gelatina reale e, in misura infinitamente minore nel miele. Qui di seguito ne esponiamo il dettaglio:
4,4-5,7% Arginina. Indinspensabile per la crescita. Una eventuale carenza è causa di frigidità, sterilità, impotenza.
2-3,5% Istidina.E' un ematogeno, favorisce cioè la formazione di emoglobina nel sangue necessaria alla fissazione dell'ossigeno inalato mediante la respirazione.
4,5-5,8% Isoleucina.Interviene nell'assimilazione delle proteine.
6,7-7,5% Leucina. Necessaria al buon funzionamento del pancreas e della milza.
5,9-7% Lisina. Favorisce il rinnovo dei globuli rossi (o ematie) e la fissazione del calcio.
1,8-2,4% Metionina. Indispensabile per la crescita e l'itegrità dell'organismo, epatoprotettore. Contiene zolfo. La carenza provoca anemie, disfunzioni epatiche, anoressia..
3,7-4,4% Fenilalanina. Condiziona il metabolismo della vitamina C e associata con tale vitamina rende l'organismo più resistente alla fatica e alle aggressioni patogene.
2,3-4% Treonina.
1,2-1,6 Triptofano. Questi due aminoacidi sembrano avere una funzione analoga a quella dell'isoleucina .
5,5-6% Valina. Fortifica le cellule nervose dei visceri, dei muscoli.
Altri autori menzionano la tirosina che protegge la pelle dall'irradiazione solare e la cistina che migliora l'elasticità della pelle.
35-40% Glucidi. Sono costituiti da glucosio, levulosio e in particolare da amidi e lattosio. Per il lattosio (o zucchero del latte) sembra che si tratti dell'unico caso di presenza di tale zucchero nel regno vegetale.
5% Lipidi. Costituiti da grassi non saturi (oleico, linoleico, linolenico) e steroli. All'interno della frazione lipidica sono stati isolati: 5% di acidi grassi, 2,6% di grassi insaponificabili.
4,5% Acqua. In questo caso si tratta naturalmente di polline sottoposto a essicamento. Il contenuto d'acqua del polline appena raccolto è dell'ordine del 15-20%..
15% Sostanze diverse, in parte non ancora identificate, comprendenti vitamine del gruppo B (incluse le vitamine PP e H), vitamine C, D, E, provitamina A.
3% Sali minerali e oligoelementi. Il dottor E. Lenormand indica le seguenti percentuali ricavate dall'analisi delle ceneri: potassio 20-45%, magnesio 1-12%, calcio 1-15%, rame 0,05-0,08%, ferro 0,01-0,03%, silicio 2-10%, fosforo 1-20%, zolfo 1%, cloro 0,8%, manganese 1,4%. Ma si tratta di un elenco incompleto. In realtà il polline contiene la maggior parte di sali minerali e di oligoelementi esistenti in natura.
3.PROPRIETA'.
Il polline è, anzitutto, un alimento naturale complementare, con proprietà ricostituenti, che agisce migliorando lo stato generale dell'organismo. Permette ai soggetti affetti da anoressia, astenia, esaurimento, sovraffaticamento di ritrovare appetito, vigore, ottimismo, memoria. E' un ottimo regolatore intestinale; combatte costipazioni, diarree, coliti e fermentazioni intestinali. Infine il polline agisce efficacemente contro l'ipertrofia della prostata. Secondo alcuni ricercatori in caso di insufficienza renale il consumo di polline dovrebbe essere ridotto o addirittura eliminato, in quanto sembrerebbe che certe resine presenti nella menbrana protettiva della sostanza impongano ai reni per la loro eliminazione uno sforzo supplementare.
Si cosiglia di intraprendere la cura a base di polline preferibilmente in primavera o ai cambi di stagione, iniziando con l'assumere 1 cucchiaino da caffè a colazione, a digiuno, prima del pasto, masticando accuratamente per favorire l'insalivazione. Si tratta poi di abituare l'organismo per una settimana e quindi aumentare la dose a 15 g. che equivalgono a una cucchiaiata da minestra colma. Dopo 2 settimane, si puo passare a due dosi giornaliere di 15 g. l'una, una alla mattina e una a mezzogiorno prima del pasto, continuando sino a ottenere i benefici ricercati, comunque, almeno per un mese.