AZIENDA AGRICOLA
MICHELETTI
APICOLTURA - CASTANICOLTURA
DISCIPLINARE APICOLTURA
MICHELETTI
APICOLTURA - CASTANICOLTURA
DISCIPLINARE APICOLTURA
Nella nostra azienda per ottenere dei
prodotti di qualità rispettando le api e
l'ambiente, abbiamo messo
a punto questo disciplinare, da seguire scrupolosamente, che si richiama in parte all'apicoltura biologica.
DISCIPLINARE APICOLTURA
- Principi generali -
L'apicoltura è una attività importante che contribuisce alla protezione dell'ambiente e alla produzione agroforestale attraverso l'azione pronuba delle api. Con questo disciplinare si regola un metodo di allevamento sostenibile dal punto di vista ambientale, rispettoso dell'etologia dell'ape e che permette di ottenere alimenti di qualità senza far uso di sostanze chimiche di sintesi.
- Origine delle api -
E' priveligiato l'uso di razze europee e dei loro ecotipi locali.
- Ubicazione degli apiari -
Gli apiari devono essere ubicati in modo tale che vi siano fonti naturali sufficienti di nettare, melata e polline e l'accesso all'acqua. Nel raggio di 3 Km le fonti di bottinatura devono essere costituite principalmente da specie floricole spontanee, coltivazioni con metodo di produzione biologico, e da coltivazioni a basso impatto ambientale. Inoltre gli apiari devono essere sufficientemente distanti da qualsiasi fonte di produzione non agricola potenzialmente contaminante quali centri urbani, strade ad alta densità di traffico, aree industriali, discariche, inceneritori di rifiuti, ecc. In ogni caso tale distanza non dovrà essere inferiore a 1000 m. I requisiti suesposti non si applicano alle aree che non sono in periodi di fioritura o quando gli alveari sono inoperosi.
- Nutrizione -
Alla fine della stagione produttiva agli alveari devono essere lasciate sufficienti scorte di miele e polline per superare il periodo invernale. La nutrizione artificiale può avvenire solo nel caso sia in pericolo la sopravvivenza dell'alveare, nel periodo tra l'ultimo raccolto e 30 giorni prima dell'inizio della posa dei melari in primavera. Essa deve essere effettuata esclusivamente con miele biologico o miele proprio, sciroppi o canditi biologici.
- Profilassi e cure veterinarie -
La gestione sanitaria dell'alveare deve basarsi sulla profilassi attraverso:
° Selezione di razze resistenti e ecotipi locali.
° Adeguate pratiche di gestione, quali:
-Periodico controllo dell'alveare
-Periodica disinfezione dei materiali e delle attrezzature
-Distruzione del materiale contaminato o delle sue fonti
-Periodico rinnovo della cera
-Sufficienti scorte di polline e miele nelle arnie
-Periodica pulizia del cassetto dell'alveare
° Utilizzo di prodotti fitoterapici ed omeopatici (da preferire rispetto ai medicinali allopatici ottenuti per sintesi chimica).
° Non utilizzo di medicinali "chimici" per trattamenti preventivi.
° In condizioni gravi si possono usare medicinali "chimici"; in questo caso le colonie trattate devono essere isolate in apposito apiario.
° Nel caso d'infestazione da varroa, possono essere usati:
-Acido formico
-Acido lattico
-Acido ossalico
-Mentolo, timolo, ed eucalipto
-Eventuali altri prodotti ammessi in apicoltura biologica.
- Caratteristiche delle arnie e materiali utilizzati in apicoltura -
Utilizzare per le famiglie di api arnie in legno o in altro prodotto di origine naturale e telaini in legno.
Usare vernice protettiva atossica all'esterno dell'arnia.
Utilizzare, ad eccezione dei prodotti anti-varroa, solo ed esclusivamente propoli, cera e/o oli vegetali, all'interno dell'arnia.
Utilizzare solo ed esclusivamente materiale secco di origine vegetale all'interno dell'affumicatore. L'apicoltore è tenuto ad impiegare meno fumo possibile al fine di preservare la qualità del miele..
Eseguire trattamenti termici (vapore o fiamma diretta), per la disinfezione delle arnie.
- Metodi di gestione -
Non sono ammesse le seguenti pratiche:
-E' vietata la distruzione delle api nei favi come metodo associato alla raccolta dei prodotti dell'apicoltura.
-La spuntatura delle ali delle api regine.
-L'uso di repellenti chimici sintetici durante l'operazione di smielatura.
- Raccolta del miele -
La raccolta del miele deve essere effettuata quando il prodotto è maturo; le cellette devono essere opercolate per il 90%.
- Disopercolatura -
La disopercolatura deve essere meccanica o manuale in questo caso si può ricorrere a coltelli con lame d'acciaio inox. Durante l'estrazione del miele non si può superare la temperatura di 35° C.
- Centrifugazione -
L'estrazione del miele deve essere eseguita con smielatori centrifughi sia meccanici che manuali. Dopo l'operazione di centrifugazione il miele deve essere sottoposto ad una prima purificazione mediante filtri a rete o a sacco.
- Maturazione -
Il miele purificato deve essere lasciato a decantare in appositi contenitori di acciaio inox a temperatura ambiente. Dovrà rimanere nel maturatore per almeno 15 giorni. Dovrà poi essere schiumato fino a quando lo strato superiore si presenti completamente privo di schiuma, liscio e lucido, e privo di impurità.
- Confezionamento e conservazione -
Le diverse tipologie di miele devono essere confezionate in recipienti di vetro. Succesivamente al confezionamento il miele deve essere conservato in locali freschi, asciutti, privi di odori e lontano da fonti di calore.